appena nato dalla parte di sotto, questo blog è un inno alla parte sbagliata. quella che riguarda un po' tutti, bene o male. ma senza pretese

venerdì 30 maggio 2008

Furia, il mago

Cosa puoi fare quando sei stufo di startene in seduta forzata su una sedia di legno? Ad esempio puoi pregustare l'aria che tira fuori, ficcare il naso dritto nell'anticamera della tempesta che sta venendo a prenderti.
Sarà grandine, lo ha detto Furia, il metereologo.
In effetti, se guardo a nord est, c'è una coltre grigio asfalto nel cielo e pare che non porti buone nuove. Tra l'altro oggi è giornata di lutto in paese, un ragazzo ha deciso di farla finita ed è in programma il suo funerale. Giornata triste e cupa. Il vento che scuote gli alberi sulle colline, aria pesante-umida-solida ci schiaccia per terra.
Rimango a guardare la coltre scivolare non molto più in alto delle case, sembra che voglia inglobare tutto, alberi, antenne, comignoli. Qualcuno è ancora fumante e siamo al 30 di maggio. Ho deciso di riprendere questa piccola porzione di apocalisse con la mia fotocamera e di riguardarmela quando sarò felice. Ci colpiranno coltelli di pioggia. Ci lapiderà. Milioni di sassolini ghiacciati si incaglieranno tra gli alberi, faranno un colabrodo di questa nostra terra indifesa.
Mi piacerebbe vedere questo mio panorama in bianco e nero improvvisamente cristallizzato, come in un incantesimo del mago cattivo. Come in una fiaba nera, con la regina dal largo mantello a riderci in faccia per il nostro stupido destino. Inutili fantocci da accendere e spegnere senza un criterio, senza una logica prendiamo vita e in un soffio ci pietrifichiamo.
Il cielo ci lapida, ma solo per qualche momento prima di sciogliersi con pietà in un pianto dirompente. Ma nonostante lo sfogo, non dura poi molto. Qualche minuto di rumore, un po' di aria fresca, nemmeno un fulmine da antologia. Spengo la fotocamera e mi rendo conto che intorno, tutto sommato, non è cambiato granchè. Tutto il colore è spento, ma la realtà è ancora drammaticamente viva. C'è uno squarcio di cielo nel punto in cui tutto è iniziato e ho il presentimento che presto volgerà al bello.
A volte anche Furia ha cattivi presagi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io direi "culo" al posto di "sedere".
Ora smetto perché a scrivere cose troppo profonde rimango sfinita...
Carmen