appena nato dalla parte di sotto, questo blog è un inno alla parte sbagliata. quella che riguarda un po' tutti, bene o male. ma senza pretese

lunedì 26 maggio 2008

Come un nuotatore nell'onda

Qualche giorno fa ho fatto visita ad Angelo in casa di riposo. Dalla collina si vede una gran fetta di lago e le montagne intorno devono sembrargli vicine come non mai. A volte passano i deltaplani, altre i traghetti, ma molto più in basso. Lui non si rende bene conto di dove sia, è arrivato da poco, comunque si è già abituato. E' chiaro, tutte queste cose che dico in realtà fanno parte di ciò che può essere concepito dal di fuori. Anche perchè Angelo non parla, sta zitto e guarda soprattutto. E' curioso. Ascolta poco perchè la testa, si sa, fa di quei gran giri a quell'età...ma è lo sguardo che è (quasi) sempre attento. O almeno così a me pare.
Io non lo so quale sia il potere dello sguardo degli anziani. Conosco anche un altro signore, molto più autosufficiente, che ha due occhi nerissimi e acuti, lui che ha visto di tutto nella sua vita perchè è stato in missione in Africa, e forse questo è il motivo per cui ha quel luccichio buono, quasi magico quando ti parla. Forse nel mondo che ha visto è riuscito a scovare tutti i dettagli che a uno sguardo normale sono invisibili e ne ha fatto tesoro. Così, insieme ai fuochi e ai soldati e alle ferite, ha visto elefanti e leoni e piante carnivore e onde spumose enormi e donne meravigliose e mani protese e l'indaco e il blu intenso e il viola mischiati nel cielo.
Anche Angelo è stato soldato e ha visto la neve di Russia. Ancora oggi non ha perso la forza che gli ha permesso di mantenersi vivo. Ha una solida stretta quando ti prende la mano per essere accompagnato. E poi cammina veloce, come se debba arrivare per primo da qualche parte che poi, in quella casa lassù, è il fondo del corridoio. A volte, guardandolo avanzare così deciso, penso a un nuotatore e mi immagino la piroetta che farà alla fine, quando avrà toccato la sponda.
Una piroetta funambolica e via, con tutto il corpo dentro a un mondo nuovo da esplorare. Così mi piace pensarlo, Angelo, come un nuotatore nell'onda.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mio nuotatore, l'Angelo che mi curava da bambina e adesso è bambino lui...
Si lascia accudire, curare. E quando ha voglia viene a farsi una vasca, fianco a fianco.
Carmen

paoloblog ha detto...

è un figo
;-)