Ci sono giornate da sbadiglio, così spalancato da far schioccare la mascella.
Il tempo le traina, lente e umide, portandosi addosso enormi acciacchi accumulati che stentano a riassorbirsi. Se un metereopatico potesse dipingere il suo stato psicofisico in giornate come queste, riempirebbe una tela intera di gradazioni di grigio; a un occhio critico potrebbe anche risultare artistica, a dimostrazione che gli effetti di uno stato di dolore mentale sono sempre pregevoli. Ma quella macchia lui la vedrebbe espandersi dalla tela al muro e dal muro al cubo della stanza, portarsi via la luce e stratificarsi grigio su grigio su ciò che via via rimane dello spazio. Questa ventata di ottimismo mi viene per fortuna nel momento in cui pare aver smesso di piovere e le ore diurne volgono al termine.
appena nato dalla parte di sotto, questo blog è un inno alla parte sbagliata. quella che riguarda un po' tutti, bene o male. ma senza pretese
giovedì 5 giugno 2008
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