appena nato dalla parte di sotto, questo blog è un inno alla parte sbagliata. quella che riguarda un po' tutti, bene o male. ma senza pretese

mercoledì 23 luglio 2008

Traveggola pomeridiana

Non ci sono salito, ma ci sono arrivato vicinissimo. Era lì ferma eppure così viva, di ferro che sembrava battuto, nera come un'amazzone, incatramata all'asfalto di un piazzale confusionario. Tra scatoloni ammassati, rottami da riciclo, un'imponente Dodge decappottabile piazzata all'ingresso di un magazzino per rigattieri. Sogno o son desto, è targata in arabo, idiogrammi in rilievo, tre lettere indicano SIR che forse sta per Siria? Una certezza, se non è un falso: esiste una Dodge mediorentale di non so quale anno parcheggiata fuori dal Portobello di Cuveglio, andate a vedere. Carrozzeria d'ebano, lucente, di ferro pesante, ruote alte mezzo metro e larghe per sopportarne l'avanzare imponente. Pare sia funzionante. Sedili rivestiti violetto, spudoratamente invitanti. Un po' signora del piazzale, un po' puttana questa Dodge pomeridiana. Due larghe pedane di legno invitano a montare sul destriero a motore, a impugnare il volante e la manopola del cambio allungata come un arto nel centro dell'abitacolo. Avrei potuto anche salirci, c'era un uomo che la faceva sua a parole e quasi mi ci buttava dentro per il gusto dell'iperbole. Ma ho resistito, dato lacrime agli occhi prosciugati dal caldo, e ho pensato per un attimo ai capogiri che colpiscono alcuni beduini nel deserto del Sahara. Lasciandomi a mollo nei miei gorgheggi esistenziali, quelli che amo ascoltare da solo quando mi dedico esclusivamente a un impegno fisico e non mentale, ho varcato la soglia della mia auto -piccolissima e grigia-, azzerato i pensieri guidati e fatto rotta verso casa, la coda dell'occhio fisiologicamente attenta a imbrigliare i dettagli di ciò che intorno è fugace.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo post, complimenti!