appena nato dalla parte di sotto, questo blog è un inno alla parte sbagliata. quella che riguarda un po' tutti, bene o male. ma senza pretese

martedì 14 aprile 2009

Bunjee Jumping mentale: chimica del pensiero

...ritorno dalla Francia, Saint Michel, Montmartre, rue de la Musique...la mente ancora a mollo nel letto della Senna, così musicale...ma chanson libre, un vecchio 45 giri di Battisti desideroso di essere portato via...la luna era piena a fianco di Notre Dame! e i mostri a proteggerla. Luna così glaciale, una macchia pallida dispersa tutto intorno, avrei voluto scrivere al mondo come Pierrot...oggi il sole è alto dentro l'azzurro, lontano 1000 km. Cielo solido di una Luino improvvisa, non una scalfittura di nuvole a infrangerlo come fanno gli aerei, o le barche senza pietà sulla pelle del lago. Le giornate parigine invece sono state variabili, giornate di vento e di sole e di piogge improvvise nascoste dentro nubi innocue a vederle galleggiare alte nel cielo e poi, improvvisamente, plumbee nell'ombra delle vie. Variabili fisiche, un'altalena di pressioni basse e poi alte e temperature senza equilibrio. Come se una parte del mio pensiero si fosse riversata nella grande coppa del cielo a testa in giù, nella vertigine del Bunjee Jumping mentale. Coppa rovesciata, pensieri come molecole libere di piovermi addosso e di riemergere senza peso. Facile perdersi col pensiero tra i boulevard. Dimenticarsi pezzi di realtà, giocare a sfuggirne.Tramutarsi in molecole, lasciarsi trasportare. Diventare suono, profumo di pioggia, frammenti di chimica grandi come granelli di sabbia, colpire gli occhi di chi non sa guardare senza farsi un giro vorticoso nei sogni. Di Montmartre ricordo bene il tepore, il sole scivolare sulla pelle in microgocce di sudore...pelle di aprile, ancora vergine e nuda, scaldata da un alito di primavera incipiente. Poi la pioggia forte, brividi dispersi sulla schiena febbricitante, l'acqua del cielo diventata ghiaccio nel cuore di Saint Michel. E ancora i ponti, le strade, le luci, il verde chiaro e gli steli a reggere fragili petali di colore. Qualche profumo amaro, la nutella (yum-yum), un solletico al cuore nella prima notte e tu...poi la luna ha reso i pensieri di ghiaccio, il suo tramonto li ha tramutati in gocce ancora non bene identificate...

tratto da "Il Sognatore e le Nuvole"
romanzo mai nato di
Paolo Clarà

2 commenti:

Martì ha detto...

nascilo!

paoloblog ha detto...

Lo stavo concependo ma poi mi è presa l'ansia.