appena nato dalla parte di sotto, questo blog è un inno alla parte sbagliata. quella che riguarda un po' tutti, bene o male. ma senza pretese

venerdì 9 gennaio 2009

Elogio del Franco Ossola

"Là in fondo, dietro le case arroccate intorno alla Chiesa di San Rocco, oltre la collina e il Lago, laggiù, insediata dal medioevo ai piedi delle castellanze arroccate sui colli, in un punto non lontano da un estremo della penisola, la città viveva, la patria del calcio era lì, Varese, nobile decaduta, e nel suo cuore, ferito ma fiero, era stato posto il più pregevole monumento che l’uomo avesse mai costruito, il Franco Ossola".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il Franco Ossola, dalla recinzione che dava sul campo provvidenzialmente divelta quella volta che andammo in campo a festeggiare la promozione in C1. Graffiandoci le braccia. Ma chissenefregò!
:-)

Anonimo ha detto...

Ma se cade a pezzi...